19 agosto 2013

Ciao Bruna


Volevo  salutarti ancora una volta Bruna, prima di tornare a Roma dopo una settimana di vacanza passata in montagna. Ero molto combattuta perchè  sapevo delle tue condizioni, di come il maledetto ti aveva ridotta. Non sapevo se avrei turbato la tua dignità, te...così  attenta al tuo aspetto fisico, te..
con il tuo sorriso smagliante e la tua allegria, te... guerriera accanita contro quell'essere immondo che ti perseguitava da quasi 20 anni e che avevi  sempre sconfitto con la tua grande forza di volontà alzando il  calice alle nuova vittoria, tanto da riderci sopra,  tanto da farci credere che la tua vita non sarebbe mai finita per causa sua, ma per la vecchiaia che sarebbe sopraggiunta...
La tua arte, la tua creatività, le tue feste alla vita ci hanno accompagnato per lunghi anni....i Natali a casa mia, i  weekend in montagna, le risate nelle notti d'estate passate a Saint Tropez.
Le tue cene dove tutto doveva esserci: il buon  vino, i formaggi, le insalate particolari che sapevi preprare solo tu....
Il flamenco......ricordi quelle notti  a Madrid? Era Capodanno di 6  anni  fa. Che bello! Tornammo a casa e cominciammo  a prendere lezioni di flamenco...Che pazze...eppure era tutto così  bello.
E le visite ai musei? Con te era favoloso entrare in un museo..Il Prado, il Von Thyssen, Palazzo Borghese, il museo di arte moderna a Villa Giulia...........
E la tua galleria d'arte?..Che bei personaggi i tuoi artisti!
E i  tuoi  album di foto? Come eri bella!
E quella volta,  sempre a Madrid, che siamo  entrate in un sexy shop e ci siamo  ammazzate dal ridere...e i nostri pranzi in un ristorante all'aperto  su Plaza Majore gustando quella carne che lasciavamo cuocere nel grande piatto di terracotta bollente mentre il sole di gennaio scaldava i nostri
volti..........e la festa di Capodanno? tutti  in abito da sera a casa di Chicca con mille ragalini da scambiarci e con quelle grandi parrucche colorate tutte ricciolute.........i 24 chicchi di uva da ingoiare ad ogni rintocco di orologio che salutava il vecchio anno ed per ognuno ingoiato un desiderio espresso secondo l'usanza spagnola.........
Ora eccomi qui, ed il tuo  volto si è illuminato in un sorriso radioso, i tuoi occhi si sono riaccesi giusto il tempo di  un abbraccio, un bacio sulle tue guance scarne...il tuo corpo ridotto a niente, le tue forze inesistenti...e poi sei  piombata nel sonno dello  sfinimento.
Ciao piccola. Sono  uscita dalla tua casa sapendo che quello  sarebbe stato l'ultimo saluto.
Hai lottato ancora un giorno e stamane, ormai  stanca di lottare e sfinita, ti sei  addormentata per sempre. 
Ti voglio  bene - Lu

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