Steve Jobs
24 luglio 2014
23 luglio 2014
Aspettando il disgelo
Siamo quasi alla fine di luglio e tra due giorni andrò in ferie. Niente programmi, niente viaggi, niente di niente!
Ho ripreso in mano un libro che ho iniziato a scrivere 15 anni fa e del quale non riesco ancora a scrivere la parola fine.
Ogni volta che chiudo un capitolo capita che mi accorgo che c'è ancora qualcosa da scrivere e allora riprendo la penna e scrivo fino a quando, stanca, ripongo quelle mille pagine in un cassetto e aspetto il momento giusto per poter ultimare un racconto che ormai sfiora lo sfinimento.
Non rileggo quasi mai quello che ho scritto per non risvegliare la sofferenza che si nasconde in ogni parola, frase, capitolo. Lo chiudo, lo metto via e basta. Prima o poi arriverò alla fine, dovessi scrivere per altri quindici anni.
Nel frattempo sto leggendo un bellissimo racconto di Mauro Corona, lo scrittore montanaro, che si intitola "La voce degli uomini freddi" e che mi fa tornare bambina quando, intorno al camino nelle fredde sere d'inverno, uno dei nonni raccontava una storia.
Narra la storia di vita di un popolo di montanari degli anni 1660, uomini forti, attaccati alle montagne come la neve che le ricopre. Una vita di stenti, di rinunce eppur benedetta .
Uomini che non si lamentano mai e se qualcuno si rompe un braccio ringrazia Dio per non aver rotto anche l'altro, e se li rompono tutti e due ringraziano Dio per non avergli fatto rompere le gambe e quando muoiono ringraziano Dio per averli tolti da quella miseria di vita di stenti che gli era stata riservata.
Ecco.....in questo periodo io mi sento come loro.
Sono capitate molte cose durante questi mesi che avrei voluto veramente farne a meno, eppure ogni volta che ne superavo una pensavo di essere stata fortunata perchè era passata, ma poi ne arrivava un'altra e allora pensavo che meglio quello che una malattia, e poi dopo un pò, quando ritrovavo forza e serenità ancora qualcosa e qualcosa ancora....
Ho scoperto di essere forte, ho imparato anche io a ringraziare Dio perchè i miei problemi, anche se tali, sono risolvibili e , a differenza di quegli uomini freddi, non credo che vorrei ringraziarlo quando mi chiamerà a Lui perchè io a questa vita sono affezionata, malgrado tutto.
17 luglio 2014
A buon intenditor....
"....Siamo soli. Questa è la verità. La realtà è che ognuno di noi è solo, in un piccolo universo, moltitudini di solitudine, e ognuno di noi deve diventare bravo ad esser solo in mezzo alla gente.
Perchè vivere tra la gente vuol dire a volte anche tacere, vuol dire trattenere le lacrime e zittire le urla che si vorrebbero diffondere su tutto il globo terrestre in un solo grande momento di rabbia. Vuol dire prendersi addosso le responsabilità e le fatiche che solo chi vive la tua stessa situazione conosce, che solo coloro che hanno davvero sofferto possono comprendere.
Oggi è così, piangi, e senti dentro un’insostenibile voglia di arrenderti. Ti senti sola. Ad ognuno le sue croci, e benvenga se la mia solitudine s’incontrerà adesso o domani o in un indefinito futuro con la tua.
Sappi solo una cosa: sei più forte di quanto credi e più valida di chiunque possa pensare di giudicarti.
Ti senti in colpa, ferita, stanca, sfinita.
Sei caduta, si, ma devi rialzarti.
Devi farlo sempre, ogni volta che cadi, perchè il mondo che reggi sulle tue spalle crollerebbe insieme a te se decidessi di non alzarti, e sarebbe un’altra immensa colpa, rimanere a terra.
La mia non è altro che un’eco tra la gente, un piccolo rumore nella folla, nelle chiacchiere inutili e sterili che si sentono in giro, ma spero tu la senta come una voce amica, e ti auguro di piangere tanto, qualsiasi cosa sia successa, anche la più stupida. Piangile tutte oggi queste lacrime, affinchè stasera siano finite, e domani non ce ne siano. Sei una delle persone più positive e forti che io conosca. Nonostante la vita.
Perchè vivere tra la gente vuol dire a volte anche tacere, vuol dire trattenere le lacrime e zittire le urla che si vorrebbero diffondere su tutto il globo terrestre in un solo grande momento di rabbia. Vuol dire prendersi addosso le responsabilità e le fatiche che solo chi vive la tua stessa situazione conosce, che solo coloro che hanno davvero sofferto possono comprendere.
Oggi è così, piangi, e senti dentro un’insostenibile voglia di arrenderti. Ti senti sola. Ad ognuno le sue croci, e benvenga se la mia solitudine s’incontrerà adesso o domani o in un indefinito futuro con la tua.
Sappi solo una cosa: sei più forte di quanto credi e più valida di chiunque possa pensare di giudicarti.
Ti senti in colpa, ferita, stanca, sfinita.
Sei caduta, si, ma devi rialzarti.
Devi farlo sempre, ogni volta che cadi, perchè il mondo che reggi sulle tue spalle crollerebbe insieme a te se decidessi di non alzarti, e sarebbe un’altra immensa colpa, rimanere a terra.
La mia non è altro che un’eco tra la gente, un piccolo rumore nella folla, nelle chiacchiere inutili e sterili che si sentono in giro, ma spero tu la senta come una voce amica, e ti auguro di piangere tanto, qualsiasi cosa sia successa, anche la più stupida. Piangile tutte oggi queste lacrime, affinchè stasera siano finite, e domani non ce ne siano. Sei una delle persone più positive e forti che io conosca. Nonostante la vita.
Anton Vanligt
14 luglio 2014
Potessi......
Potessi prendervi in braccio, salire su un tappeto magico e volare via con voi verso un posto nel mondo dove poter vivere serenamente, dove guardare i vostri occhi e trovarci dentro la gioia e la felicità che tanto meritate, dove ogni nuovo giorno sia appagante, pieno di luce e calore
da illuminare e riscaldare i vostri cuori....
Non in cerca di ricchezza, non in cerca di emozioni, non in cerca di stravaganze ma solo dove la vita possa risvegliare tutte le vostre energie e quella voglia di vivere che ogni essere umano ha il diritto di vivere...
E intanto spero che qualcosa possa cambiare, qualcosa che risvegli in voi la speranza di un mondo
migliore, un piccolo fuoco che torni ad illuminare le vostre strade e riscaldare i vostri grandi cuori.
10 luglio 2014
Ma io ti perdono mamma; non tornare al nulla con me, io nascerò un'altra volta.
-- Oriana Fallaci (scheda)
dal libro "Lettera a un bambino mai nato" di Oriana Fallaci
Ricordi
Ieri sera guardando un film mi sono ricordata di te.
Come è possibile che ti abbia dimenticata per tanto tempo?!
Deve accadere qualcosa come il film di ieri per riportarmi indietro nel tempo - 42 anni - per far
affiorare il tuo ricordo, per rivedere il tuo visino tondo, le tue manine e i tuoi piedini così piccoli e grinzi, come li hanno tutti i neonati appena nati.
Eppure fai parte del dolore più grande delle mia vita!!
Per mesi ti ho sognata, per mesi sempre lo stesso sogno. Ti portavo di notte avvolta in una copertina,
stretta stretta tra le mie braccia .....Non so dove andassimo, ma quando arrivavamo a casa mi accorgevo che non c'eri più perchè ti avevo perduta....avevo solo la copertina e tu dentro non c'eri più. Cominciavo a piangere e a correre nella notte per cercarti ma non ti trovavo più.....Così mi risvegliavo madida di sudore ed il volto bagnato di lacrime ..io...madre bambina...21 anni
Tu figlia mia perduta, piccolo angelo che il cielo ha rivoluto con se appena nata per risplendere della sua stella più lucente..
Mi soffermo a pensare come la mente ad un certo punto ci venga in aiuto liberandoci da tutto ciò che
può causare un forte dolore. E' stato così per tutte le mie sofferenze: rimuovo volti, date, nomi fino a quando qualcosa, all'improvviso non mi riporta a quelle situazioni.
Non ricordo le date di morte dei miei genitori, non ricordo il volto dell'uomo che ho avuto accanto per trent'anni della mia vita, non ricordo te piccolo fiore, ma poi mi accorgo che tutto ciò è solo apparente perchè basta poco e tutto riaffiora con la stessa intensità del primo giorno...
3 luglio 2014
Piacere....hai facebook? Come ti chiami?
Piacere.....hai facebook? Come ti chiami?
Non capisco perché mettiamo i sogni nel cassetto, gli
scheletri nell’armadio e poi pubblichiamo tutti i cazzi nostri su facebook.
(AlanGarner_ita,
Twitter)E' veramente assurdo!
Domenica sera ero a cena con un gruppo di amici miei coetanei/e con i quali condivido la mia passione per il nordik walking. A noi si erano aggiunti tre signori dall'età apparente 60/70 anni
anche loro camminatori di lunga data.
Una tra le prime cose di cui hanno parlato è stato proprio l'argomento facebook.
Ormai per certa gente è la normalità informarsi se si è iscritti a facebook per poter continuare la conoscenza taggando foto o raccontando fatti che , almeno a me, non potrebbero interessare di meno!!
Per trent'anni ho persino pagato per avere il numero telefonico riservato, ho cercato di salvaguardare la mia privacy in tutti i modi, ho costruito la mia vita sulla riservatezza scegliendo le persone giuste alle quali dare la mia amicizia e poi arriva un qualsiasi sconosciuto che fino ad un minuto prima non conoscevi neanche l'esistenza e ti chiede se sei su facebook!!
Sembrerò anche antica e retrograda ma penso che, almeno ad una certa età, si potrebbe evitare di diventare patetici usando la tecnologia per conquistare la simpatia e l'amicizia di chi si voglia!!
See you soon
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