18 settembre 2013

Parigi "la splendida"

Tre giorni  a Parigi "la splendida" con Scrich.
Un viaggio  da sempre sognato e programmato in meno di un'ora qualche domenica mattina fà al risveglio di mia figlia.
Pensavo scherzasse quando dandomi il bacio del buongiorno, davanti ad una tazzina di caffè caldo, mi dice "Luch andiamo a Parigi". Detto fatto! Appena mezz'ora al computer e i nostri biglietti aerei erano  prenotati e così anche l'albergo "hotel Des Arts" in pieno cuore di Parigi.
Una sottile pioggia ci ha accolte all'arrivo in aeroporto di Ory e ci ha accompagnate per tutto il giorno successivo, ma questo non ci ha impedito di confonderci tra la  folla di turisti e cominciare il nostro viaggio  alla scoperta di questa meravigliosa città.
Il Louvre, la Saint Chapelle, Notre Dame, la Tourre Eiffel, gli  Champs  Elisée, Place de la Concorde,la Madeleine, il quartiere latino, le Moulin Rouge e Montemartre con la bellissima chiesa del Sacro Cuore che domina tutta Parigi e poi ancora la visita all'università de la Sorbona e la scoperta di angoli meravigliosi  ovunque.
 
Una delle cose che più ci ha colpite è  stata quella di trovarci casualmente davanti alla famosissima libreria "Shakespeire and Company"....E'  stato emozionante entrare in questo piccolo locale dove libri di ogni epoca e di ogni scrittore sono stipati fin sotto le travi di legno del soffitto.  Piccole stanze dove potersi fermare a leggere e meravigliarsi di quanta storia impermiasse quelle stanze piene di energia e storia di tutti i  tempi.
La Shakespeare and Company era considerata il centro della cultura anglo-americana a Parigi. Scrittori e artisti della generazione perduta, come Ernest Hemingway, Ezra Pound, Francis Scott Fitzgerald, Gertrude Stein, George Antheil, Man Ray e James Joyce passarono molto tempo al suo interno. La Shakespeare and Company, così come i suoi frequentatori, venne menzionata da Hemingway in Festa mobile. Sylvia Beach, la proprietaria, faceva circolare titoli banditi nel Regno Unito e negli Stati Uniti, come L'amante di Lady Chatterley di David Herbert Lawrence o l'Ulisse di James Joyce, che, censurato in quei due Paesi, venne stampato per la prima volta, nel 1922, proprio dalla Beach. Negli anni cinquanta la libreria fu la base per molti degli scrittori della Beat Generation come Allen Ginsberg, Gregory Corso e William Burroughs.
 
 
  Che grande emozione!! Abbiamo passato lì un bel pò del nostro tempo ed è  stato a malincuore che abbiamo lasciato questo posto così affascinante e particolare.
Stava per finire la nostra vacanza e, come ultima tappa, abbiamo deciso di soffermarci tra le vie del quartiere latino per poi, in ultimo,  gustare una buonissima pizza italiana prima di tornare in albergo e preparare il nostro bagaglio.
Tutto bellissimo, ma, la cosa più bella in assoluto, aver potuto avere la gioia di condividere con la mia Scrich questi tre giorni meravigliosi che ci hanno viste felici, sorridenti e grate alla vita per  aver potuto godere di tanta gioia.
 
See you soon
 
 
 

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