28 febbraio 2013

Metamorfosi di una Matrioska



Avevo circa sei anni quando qualcuno  mi  regalò una Matrioska. Non era il  mio compleanno, nè il  giorno  della Befana, uniche date in cui,  ai miei  tempi, venivano  regalati dei  giocattoli.
Un  regalo così, inaspettato, ricevuto da una amica di mia madre che chissà come lo aveva avuto a sua volta.
Non avevo  mai  visto una Matrioska. Quella bambola così colorata e rotondetta che assomigliava molto  alle mamme dei nostri  tempi e che, sorpresa, scoprii portava dentro di se altre quattro di quelle bamboline identiche a lei, solo sempre più piccole.
Io,  che da tempo giocavo  con un  piccolo bambolotto di  celluloide dagli occhi  azzurri che si aprivano e si chiudevano a secondo dei movimenti e che, a forza di sballottarlo, si erano  staccati dal   loro meccanismo cadendo all'interno  della sua testa rendendolo  cieco, rimasi molto  colpita da quel dono. Cinque bambole in una sola volta  e con   gli occhi dipinti, così  sarebbero rimasti sempre lì, impressi sul loro volto e non le avrebbero mai fatte somigliare ad un ramarro.
Mi  piaceva immaginare che fossero una famiglia. La più grande il papà, la seconda la mamma e le altre tre i loro bambini!
Per moltissimi anni ho associato la figura della Matrioska al nucleo  famigliare.
Oggi ho cambiato idea. Quella bambola russa, così bella nei colori del suo costume,  con gli  occhi grandi e sorridenti, con  il volto rubicondo e la pancia rotondetta che rispecchia  la  protezione di  un  grembo che raccoglie altre quattro di sè e avvolge e protegge, non  rappresenta più il simbolo della famiglia ma quello di una persona (il più  delle volte un uomo) dal quale diffidare.
Non ho  avuto molti amori  nella mia vita, nè troppe amiche o amici con  i quali potermi rapportare con estrema  sicurezza ma, quei pochi,  ho  creduto fossero quelli  giusti finchè un giorno (arriva sempre un giorno) per qualcuno  di loro  comincia la metamorfosi della Matrioska!
Cominciano  a perdere il loro primo  involucro che è il più grande,  il più bello, il più  rassicurante,  quello  che ti colpisce e ti fa sentire sicura perchè pensi che potrai  essere raccolta nel  suo grembo qualsiasi cosa accada, e spesso  è  così, anche per un lungo periodo di tempo...............Ma poi, pian piano, comincia a venir fuori  la seconda bambolina ed allora ti accorgi che forse quel grembo comincia a non essere più  tanto grande quanto l'altro e cominci a sentire che ci  stai un pò  stretta, e così  via, fino ad arrivare alla Matrioskina piccolissima dove  non può  più entrarci dentro neanche l'unghia del  dito mignolo allora hai  la consapevolezza che il "portatore sano", poveretto,
è un essere veramente piccolo, un omino, un omuncolo, il peduncolo marcio di  un fiore appassito.
 
See you soon
 
 
 
 
 
 
 
 
 

21 febbraio 2013

Ai miei figli



Ai miei  figli Giorgio e Chicca, luce dei miei occhi e gioia della mia vita

THE HOUSE OF BELONGING
I awoke
this morning
in the gold light
turning this way
and that

thinking for
a moment
it was one
day
like any other.

But
the veil had gone
from my
darkened heart
and
I thought

it must have been the quiet
candlelight
that filled my room,

it must have been
the first
easy rhythm
with which I breathed
myself to sleep,

it must have been
the prayer I said
speaking to the otherness
of the night.

And
I thought
this is the good day
you could
meet your love,

this is the black day
someone close
to you could die.

This is the day
you realize
how easily the thread
is broken
between this world
and the next

and I found myself
sitting up
in the quiet pathway
of light,

the tawny
close grained cedar
burning round
me like fire
and all the angels of this housely
heaven ascending
through the first
roof of light
the sun has made.

This is the bright home
in which I live,
this is where
I ask
my friends
to come,
this is where I want
to love all the things
it has taken me so long
to learn to love.

This is the temple
of my adult aloneness
and I belong
to that aloneness
as I belong to my life.

There is no house
like the house of belonging.


"David White"

18 febbraio 2013

Desiderio

."......vorrò invecchiare con te, tra i  tuoi appunti, il tuo disordine, il  tuo modo  un  pò  dislessico di parlare, ti guarderò  scrivere nella veranda a vetri nei freddi giorni  d'inverno, ti servirò un  the da prendere insieme per interrompere un pò del nostro silenzio ..
Ti appoggerò una mano  sulla spalla per farti sentire che ci sono con  tutto il  mio amore, accarezzerò i tuoi capelli  bianchi e ascolterò il tuo respiro ed il battito del tuo  cuore.."
Ecco... è  così che avrei voluto invecchiare,  tra i  ricordi ed il calore di una piccola veranda illuminata e scaldata dal sole nei  freddi giorni  di Gennaio, tra le foto sbiadite della mia vita e il  calore di un compagno  di vita
 
 
See you  soon

12 febbraio 2013

Misteri....

Il Papa si è  dimesso!
Ho  letto la notizia ieri mattina su Internet per poi seguire tutti i  servizi in  televisone,  da "Porta a Porta" a "Quinta Colonna" a Rai News......
Non sto a commentare,  tanto la verità non la sapremo mai!
Ognuno dice la sua secondo  la propria corrente, ma io non posso credere che nel  2013 il Papa si svegli al mattino e possa sentirsi come me, quando apro  gli  occhi e vedo che nevica e che devo raggiungere Roma spappolandomi  un'ora di macchina con  la strada ridotta tutte buche, il traffico, il gelo e cominciano  a girarmi le pale eoliche!
Io devo raccomandarmi a tutti i Santi che mi  proteggano, ma Lui, il Santo Padre, ha una schiera di  Angeli, Santi, Beati, Martiri e il Suo Grande Capo "Dio", che lo proteggono, lo  sorreggono, lo  guidano, gli sfilano le scarpe, gli  mettono la papalina, gli  scaldano  il letto prima di coricarsi, coprono le sue spalle con il manto di ermellino, gli frullano il cibo così non si stanca neanche a masticare...........quindi: perchè mai dovrebbe rinunciare a tanto ben di Dio (nel vero senso della parola!)
Però un'idea mi frulla per la testa.
Hai  visto mai che,  in prossimità delle elezioni politiche, Berlusconi  non voglia LUI salire al trono, non come Presidente del Consiglio ma come Pontefice Massimo?!
In fin dei  conti per la salita al soglio pontificio, dal  Codice Canonico "ad validatem" non serve essere cardinale o vescovo, bisogna essere maschio, battezzato e... non sposato.
Ecco... quest'ultima postilla " non sposato" potrebbe fregarlo, visto che lo è  stato per ben  due volte, ma con  tutti gli  inciuci che sta gente riesce a fare chi può  dirlo??
 
See you  soon

11 febbraio 2013

Uffa.....


La neve di stamane mi ha messo proprio  di cattivo umore.
E che cavolo!! Se deve nevicare ne facesse un  bel 3 metri così da lasciare tutti a casa al  calduccio, piuttosto che spolverare di bianco i  tetti e le strade e di mettermi in ansia per affrontare il solito viaggio mattutino di 6o Km non sapendo cosa troverò per strada!
E'  vero  che ho le gomme termiche, ma è pur vero che gli altri automibilisti non le hanno  al  70%,  così rischi di trovarli  fuori strada o,  ancor peggio,  "di traverso"  in mezzo alla strada.
Fa un  freddo porcone e c'è  anche un vento fortissimo che va a rafforzare il proverbio che mi raccontava mia madre: "Febbraietto, corto e maledetto".
Ma ormai siamo  quasi alla fine di  questo mese strambo. Ancora una quindicina di giorni e le giornate saranno  più calde e più lunghe.
Intanto sono  chiusa nel mio ufficio con l'aria condizionata a palla e con una fame da rabbia che,  se dessi retta al mio stomaco, mangerei un kg di pasta.
C'è  di buono che tra meno di 1 ora me ne tornerò  a casa, accenderò il  mio bel  camino e chiuderò  fuori il malumore che mi accompagna da stamattina e che mi fa sentire un "agrotide litigiosus".
 
See you soon

10 febbraio 2013

Domenica mattina...

La cosa più bella della domenica è il  risveglio del mattino! 
La consapevolezza di non dover andare al lavoro rende il tepore del letto  un nido  avvolgente dove poter restare per tutto il tempo che voglio,  ancora più bello  se fuori  piove o fa particolarmente freddo, come oggi.
Mi alzo per un caffè, gironzolo ad aprire le finestre di tutte le stanze e vedo che, malgrado la temperatura molto bassa, c'è un  bellissimo sole.
Mi guardo intorno e godo del piacere che la mia casa mi trasmette. Raddrizzo un quadro che pende un pò a destra, cambio l'acqua ai fiori, tolgo qualche fogliolina secca dalle mie piantine verdi e vado a controllare se ci sono mail sul  pc............Laura mi scrive che oggi è  confermato l'appuntamento delle 14,00 per la nostra camminata in mezzo ai boschi.. Isa  dice che non potrà venire perchè è a Milano.. Rossella mi invia la sua spettacolare ricetta delle frappe di carnevale che mi aveva promesso .. Barbara mi aggiorna con  nuovi indirizzi mail delle new entry del nostro gruppo di Nordic Walking..
Intanto la  stazione radio da me preferita ,  trasmette delle canzoni che mi fanno compagnia e alleggeriscono  un pò il silenzio che ho intorno.
Ecco.....Visto  da questo punto di vista è veramente un bel  quadretto, la giornata tipo della donna felice!
Poi mi ricordo che nel  freezer ci sono tante cose cucinate e confezionate in appositi contenitori perchè, non si sa mai............magari passa mio figlio, o fa una scappata mio fratello o qualche ospite inatteso ed io avrei da offrire loro qualcosa di buono, preparato da me per il gusto di fare cosa gradita a chi vorrà sedersi alla mia tavola, qualcosa che richiede tempo nella preparazione,  come la lasagna al forno o le melanzane alla parmigiana o  quell'arrosto al latte.........
Ma da quanto tempo è nel  freezer questa roba?
Una settimana? Due settimane??
Sicuramente anche oggi mangerò quell'insalata così veloce da preparare e quell'hamburgher triste che aspetta di essere cucinato alla piastra.........Non  vale la pena scongelare quei cibi  così buoni per  una sola persona!
Chissà.........Magari prima o poi arriverà  qualche ospite...

See You Soon
 
 

4 febbraio 2013

Ciao Scrich..Mandami un sms quando arrivi...

Ore 7,30. 
Aeroporto di Fiumicino.
Partenze voli  internazionali.
Un  lunghissimo e forte abbraccio  a questa mia figlia cittadina del  mondo.
-  Ciao mamas
-  Ciao  Scrich. Mi raccomando...
Poi salgo in macchina e la guardo allontanarsi con  il suo zaino in spalla, dove ha riposto la sua macchina Canon professionale ed il suo computer, e una valigia  con abiti che dovranno bastarle per circa un mese,  tanto durerà il  suo  soggiorno  a Monaco.
Questa volta sarà una vacanza di studio, per cercare di imparare un pò  di  tedesco che le tornerà utile per il  suo lavoro di guida turistica. Parla già altre tre lingue straniere, il francese, lo spagnolo  e l'inglese ma, per il suo carattere ed il suo modo di essere, non sono abbastanza.
Quante volte l'ho accompagnata in  aeroporto! Irlanda, Madrid, Parigi, Miami, Portogallo, Colombia,Vienna, Berlino...., per non parlare di quante altre volte l'ho  seguita o raggiunta nei vari porti dove attraccavano le    navi da crociera  sulle quali  era imbarcata per lavoro  e per mezzo  delle quali ha potuto girare tutto il mondo..
A volte penso che questo suo  essere giramondo dipenda  dalla cicogna che l'ha portata.  Chissà....magari aveva perduto la rotta e l'ha fatta viaggiare sui  cieli dell'universo finchè, talmente stanca, l'ha scaricata nella prima casa che le sia capitata. La mia!
- Ciao Scrich.  Mi raccomando...
Quante volte ho ripetuto questa frase! Ed ogni volta i miei occhi si inumidiscono di  commozione nel  vederla allontarsi con  la sua valigia piena di sogni!
Buona vita amore mio.