7 ottobre 2013

Uno sconosciuto


Ho deciso di rifare l'abbonamento e ricominciare a viaggiare con  il pulman!
E'  veramente diventato terribile viaggiare di sera sul tratto  della statale che da Roma mi riporta a casa. Il  traffico è intensissimo ma, quel che è peggio, resta il fatto del  manto stradale pieno di  buche e della segnaletica divenuta ormai inestistente in quanto totalmente sbiadita.
Così, considerando anche il notevole risparmio economico, eccomi nuovamente pendolare!
Stamane ho provato a viaggiare con un pulman che passa nel mio paese alle 8,50. Un orario perfetto visto che devo incominciare a lavorare alle h 10. Pochissimi passeggeri, poco traffico e tanto tempo per sfogliare un quotidiano  o ascoltare un po di musica.
Mi piace guardarmi intorno, osservare le persone che salgono e scendono alle varie fermate e cercare di tracciare un profilo di ognuno di loro secondo il loro abbigliamento, le loro letture, il loro modo di essere garbati o maleducati, se usano il cellulare senza bisogno di urlare al mondo i fatti loro o invece parlando con un tono molto basso con la massima discrezione.  Insomma....il pulman mi rende un po' curiosa, come quando, verso metà percorso, è  salito un signore distinto, con un  abbigliamento casual ricercato, uno zaino che in questo periodo fa tanto moda, una pashmina arrotolata al collo come fosse messa lì soltanto per non prendere freddo, ma in realtà era molto studiato il suo modo di essere annodata, capelli brizzolati cortissimi, occhiali da vista appoggiati sulla testa e due bellissimi occhi azzurri.
"Però",  vi chiederete:" Non ti è  sfuggito proprio niente!"
Sono quelle persone che non puoi fare a meno di guardare. Hanno un loro carisma  particolare.
Si è  seduto nel sedile avanti al mio e così  non ho potuto fare a meno di guardarlo mentre leggeva una rivista impegnata come Panorama, mentre rispondeva al suo cell che vibrava anzichè suonare a volume altissimo, mentre parlava con un accento del nord con un buon lessico e mentre, di tanto in  tanto, cercando di aggiustarsi la giacca, dava una sbirciatina al posto dietro il suo, cioè il mio.
Meno male che ogni tanto ci si può  rifare anche gli occhi! Ho pensato!
Intanto durante  un paio  di sue telefonate ho potuto capire che stava andando a Roma con il pulman perchè  aveva la sua auto dal  meccanico a rifare gli ammortizzatori e che si stava recando allo  Stato Maggiore -  quindi un militare ho pensato - e che invitava a cena un suo  amico ma soltanto se fosse
riuscito a fare la spesa -  quindi single ho pensato - e la cosa cominciava a diventare interessante.....
Ma non sono  io quella che attacca bottone con gli sconosciuti!
Verso la metà  del  viaggio - mentre mi perdevo dietro a strane congetture sul  fatto che alcune volte si  incontrano  delle persone che subito ti  trasmettono qualcosa e che,  se uno  avesse la possibilità  di appronfondire la loro conoscenza, potrebbero anche essere quell'uomo o quella donna della tua vita che hai sempre cercato trovando invece solo neanche un quarto della tua metà - il tipo si volta e,  con moltissima gentilezza mi chiede: "Scusi  Signora, ma questo pulman dove arriva? E' la prima volta che lo prendo".
Seeeee..penso  io! Prendi un pulman e non sai neanche dove andrai a scendere?
Era chiaro (o almeno così mi ha fatto comodo pensare) che fosse un modo per  scambiare due parole, così dopo avergli  spiegato,  (con tante più parole del  dovuto, ma tante di più!!) che saremmo  arrivati a Saxa Rubra, siamo  tornati ad essere i due sconosciuti di un attimo prima.
E va bene! Pazienza! Vorrà  dire che almeno  ho iniziato piacevolmente questo primo viaggio  con il pulman.

See you soon
 

 

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