Finalmente la pioggia dei giorni scorsi ha lasciato il posto ad una meravigliosa tramontana.
Amo la tramontana! Il cielo è limpido fino a dar fastidio agli occhi, ed il vento è così freddo e sferzante da rinvigorti! Mi porta indietro di tanti anni, quando ero studentessa e dovevo uscire di casa alle 7 di mattina per correre a prendere il pulman che mi avrebbe portata a scuola.
Mia madre diceva: "Mi raccomando copriti bene, che oggi c'è la tramontana". Il freddo penetrava fino alle ossa e, nei punti in cui il vento soffiava più forte, si faceva fatica a camminare.
Le gote diventavano rosse rosse dal freddo e le mani, protette dai guanti di lana, rimanevano rintanate nelle tasche del cappotto per non rischiare il congelamento.
Ma ero bello vedere gli alberi sferzati dal vento gelido e le foglie secche trascinate in tanti piccoli mulinelli fino a formare dei mucchi a ridosso dei muri.
Il pomeriggio, dopo aver pranzato, si poteva uscire e andare a trovare degli angoli riparati dove poter restare al sole. Le mamme di quel tempo dicevano, in dialetto, " state a petturina, così non prendete freddo!" (Petturina = restare al sole in un angolo riparato) e così si andava a cercare un angolo ben riparato dal vento ed esposto a sud, dove poter giocare a campana o saltare con la corda o qualche altro semplice gioco dei miei tempi, come la palla o strappa bandiera.
Anche il vento di tramontana può restare un bel ricordo di una infanzia dove ci si doveva accontentare di tutto. Non c'erano i piumini d'oca, o le mamme con la loro auto ad accompagnarci a scuola e venirci a riprendere. Ci si adattava a tutte le situazioni, con naturalezza, senza pretese nè rammarico per non poter avere se non quel poco che le nostre famiglie potevano offrirci.
See you soon
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