E' disarmante vedere come si stia tornando indietro nel tempo con la convinzione che, invece, quello che stiamo vivendo sia soltanto una metamorfosi dei tempi attuali!
Sabato scorso sono andata nel capoluogo del mio paese per un appuntamento con la mia parrucchiera e, visto che sono arrivata con largo anticipo, mi sono divertita a fare un giro nel grande mercato settimanale che riempie una delle più grandi piazze della città.
Questo mercato è da sempre una delle occasioni che si aspetta ogni fine settimana per poter trovare cose belle a poco costo così, nel ricordo di tantissimi anni addietro quando andavo con mia suocera a cercare le buone occasioni, mi sono messa a girare tra i banchi colorati, pieni di articoli per la casa, bigiotteria e tanto, tantissimo abbigliamento e scarpe.
Nessun banco aveva cose che si distinguessero dagli altri ma, soprattutto, di pessima qualità. La cosa che più mi ha colpita è stato di vedere una grandissima quantità di abiti usati, chissà di quale provenienza, dove la gente quasi si azzuffava per poter scegliere qualcosa che fosse di loro gradimento. La maggior parte degli acquirenti erano stranieri, si capiva da come parlavano, e si strappavano dalle mani una camicia piuttosto che un pantalone o una maglietta.
E noi che diamo le nostre cose usate ben lavate ed imbustate per la Caritas!!
Davanti a ciò ho avuto molti e seri dubbi che, dietro ad un commercio così fluente, non vadano a finire anche le nostre rimanenze d'armadio che, con piacere, doniamo a tutte quelle associazioni di beneficienza con la speranza che possano andare in aiuto dei più bisognosi.
Ma, a parte ciò, è stato un altro il ricordo che mi è venuto in mente: la figura dello "stracciarolo".
Puntualmente arrivava nei paesi lo stracciarolo! Aveva con se un carrettino o, qualche volta, un piccolo camioncino e bussava tutte le porte per raccogliere stracci e ferri vecchi.
Il suo richiamo era questo: " Stracciarolo! E' arrivato lo Stracciarolo! Prendo stracci, ferro e roba vecchia! Stracciarolo....."
Questo avveniva tanti anni fa, negli anni 50/60, quando il benessere non esisteva, quando gli uomini prestavano la manodopera nei campi, quando le nostre nonne facevano il bucato ed usavano la cenere per sbiancare i panni, quando a tavola si trovava solo una scodella di pasta e fagioli, (alcune volte soltanto fagioli perchè non c'erano soldi per comprare la pasta), insomma...quando c'era la miseria!!
Davanti a certi esempi di vita metropolitana, rapportata ai tempi correnti, non è forse miseria quella a cui stiamo assistendo con tanta indifferenza?
See you soon
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